Tsunami del Sud-Est asiatico del           
Tsunami del Sud-Est asiatico del 26/12/2004

Riaggiornato 13/05/2015

 

Analisi dinamica dello tsunami del 26/12/2004 a cura del dott. Ing Amedeo Spadari  Iscritto all' Albo Ingegneri

n. 1003 della Provincia di Ancona

 

Analisi dinamica  dello  tsunami  che ha investito l’arcipelago  delle Isole Maldive   il 26/12/2004  ( a cura del dott. ing. Amedeo Spadari Ordine ing. AN n. 1003) 

Ho voluto scrivere questa  breve relazione a corredo delle mille voci che si sono sentite a proposito dello Tsunami che ha investito il Sud Est asiatico il 26/12/2004 ed in particolare le isole Maldive.

Premessa: tutto quanto descritto in questa analisi è frutto di testimonianze prese in loco e di semplici deduzioni logiche.

 
Definizione:

Per Tsunami si intende una grande onda che scarica la sua energia, abbattendosi su un tratto di costa, con penetrazione su una porzione di litorale con effetti devastanti e spesso causa di morte per coloro che si trovano nei paraggi.

In realtà il fenomeno Tsunami non è altro che un treno di onde che si propagano nell’oceano (identiche come quelle provocate da un sasso tirato in uno stagno ) provocate da un sisma di elevata magnitudine ( circa 9° Richter ) che avviene  nelle profondità oceaniche  (più il sisma è in superficie e più ha effetti devastanti nelle immediate vicinanze – vedi Banda Ace e l'isola di Pucket ).

A causa della forte scossa sismica, il mare si mette ad oscillare e questa oscillazione si propaga in modo concentrico con una determinata ampiezza, frequenza, velocità di spostamento  e lunghezza d’onda, nonché di velocità di sollevamento.

Come scritto nella premessa e quanto segue e’ frutto delle testimonianze raccolte in loco dal sottoscritto, dott. Ing. Amedeo Spadari, recatosi a Bathala  ( atollo di Ari Nord ) con tutta la sua famiglia ( Penso Paola, Spadari Donna Pamela e Spadari Giada-Erika )  nei giorni  13/02/2005 a circa 2 mesi di distanza dall’evento occorso come noto il 26/12/2004.

 

Tipologia del treno di onde.

L’onda principale e’ preceduta da un leggero abbassamento del livello del mare,all’incirca da uno o tre metri di quota  ( ritiro negativo ),  e per chi si trova sulla riva o nelle immediate vicinanze il ritiro del mare e’ percepito ,a livello sonoro,come il rumore tipico della risacca ( Francesca e Manik Hussein, due testimoni, erano agli arrivi internazionali a Male’,nella zona degli imbarchi delle barche veloci,quando hanno visto o meglio sentito il mare ritirarsi, con quel tipico rumore della risacca ) .

Arriva quindi la prima onda, quella distruttiva,  poi una seconda onda ,leggermente più piccola della prima, ma anch’essa distruttiva  a distanza temporale di circa un minuto e poi una serie di onde sempre piu piccole con il tipico fenomeno dello smorzamento.

 N.B: La seconda onda è forse la più distruttiva in quanto la prima onda ha "pulito" abbassando il coefficente di attrito sulla terraferma e quindi la profondità di penetrazione è maggiore.

Alle Maldive i tempi della successione delle onde e’ stata diversa da quelle di Puckhet  anche perché Puckhet si trova vicinissima all’epicentro del sisma e ha anche una  conformazione del fondale diversa  dalle Maldive ,le quali isole sono uniche nel loro genere i cui fondali immediati sono nell'ordine  tra i trenta e sessanta metri ( per chi non lo sapesse le isole Maldive si trovano sulla sommita’ di vulcani morti e subsisi in epoche lontanissime ); inoltre siamo a circa 1500 km dall’epicentro e quindi ,se fossimo stati li’ alle Maldive avremmo assistito al  tipico passaggio di una onda anomala in pieno oceano.

Il fenomeno della perturbazione è durato quasi una trentina di minuti e non a caso le testimonianze di Cristiano,di Sharid il nostro cameriere e di quanti erano sull’isola di Bathala lo confermano.

Dapprima il mare si è abbassato leggermente ( ritiro negativo ) per poi innalzarsi fino all’altezza del ristorante  ( escursione di tre metri sopra il livello del mare ) per poi,dopo un certo lasso di tempo ritirarsi di nuovo fino al culmine inferiore, tant'è che Cristiano vede attorno all’isola una “grande secca” e l’acqua residua cadere a" mo’ di cascata" da sotto il pontile Sud per poi di nuovo a sollevarsi e poi ancora calare, il tutto per trenta minuti come è stato detto.

 

Analisi dinamica delle onde

Ampiezza:

è di quanto si alza l’onda dal piano,in questo caso,dell’orizzonte.

Da tutte le testimonianze l’ampiezza è stata i circa tre metri ( tre metri a salire e tre metri a scendere quindi l’escursione tra cresta e fondo è stata di circa sei metri. [ fortuna che era bassa marea ])

 

Velocità del  treno di onde

Dalle testimonianze risulta che  la prima  onda   a Male e poi arrivata a Bathala sono passati quasi 8 minuti.

Francesca ,dopo la prima onda avvenuta alle ore 9,17 a.m. ,dagli imbarchi con le barche veloci è riuscita a salire su una camionetta dei militari per andare  alla base degli idrovolanti e nel mentre stava per attraversare la pista dell’aeroporto si è imbattuta in una folla impaurita che fuggiva dalla zona degli idrovolanti perché stava arrivando la seconda onda  Circa un minuto scarso.

Cristiano,che si trovava a Bathala, è stato avvertito immediatamente della prima onda da  Male’ e la stessa onda si è presentata  sull’isola stessa alle ore 9,25 a.m. quindi sono passati 8 minuti

Ora tra Malè e Bathala ci sono circa 70 Km di distanza che è stata coperta in poco meno o poco più di 8 minuti il che vuol dire che la velocità dell’onda era di v =  (70 Km / 8 min ) x 60 = 525  [Km / h ]

 
Periodo:

tempo che intercorre tra due punti omologhi del treno d’onde.

Nel caso in esame tra la cresta della prima onda e la cresta della seconda onda.

Dalle testimonianze certe passano 8 minuti quindi il periodo T = 8x60 = 480 s

 
Frequenza
è  f=1/T = 1/360 [Hz]

 

Lunghezza d’onda
tenuto conto dei tempi e delle distanze si desume facilmente la lunghezza d’onda  l =  v x t = 525 [km/60 min] x 8 min = 70,0 Km

 

Velocità di sollevamento dell’acqua:

sempre dalle testimonianze ,che a loro dire l’acqua si alzava a vista d’occhio ,si desume facilmente la velocità di sollevamento.

Tra la cresta ed il fondo dell’onda ci sono circa 6 metri di escursione e considerando la durata dell’escursione pari a ½ periodo T  significa che   v soll = 6 m /240 s = 2,05 cm/s

 

 

Questa è l’analisi dinamica  del treno tsunami delo 26/12/2005 abbattutosi sulle Maldive.

Per quanto concerne i danni questi sono stati fortunatamente contenuti  grazie come detto alla genesi delle isole, dal tipo di isole con o senza laguna e soprattutto dall’esposizione  geografica rispetto all’epicentro del sisma.

a chiarimento della non corretta informazione

tanto era dovuto

N.B.

nell'anno 2011  per l'ennesima volta

siamo scesi giu' alle Maldive

ed ancora oggi sul mare girovagano

assi di legno,porte,tronchi e quantaltro

del Tsunami del 2004

dott. Ing Amedeo Spadari